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Dieci ricette russe che dovete assolutamente assaggiare

Un viaggio culinario nella fredda e affascinante Russia
30.09.2021
9 min.
È risaputo: noi italiani andiamo molto fieri della nostra tradizione culinaria. Molti di noi, quando viaggiano all’estero, vogliono sentire il “sapore di casa” e si recano presso ristoranti “italiani” spesso (ma non sempre) discutibili. Noi di Palati a Spasso, però, siamo fieri e indomiti avventurieri del sapore, e quando viaggiamo vogliamo conoscere i luoghi con tutti i sensi, gusto e olfatto compresi! Ecco quindi per voi i 10 piatti russi che non potete assolutamente perdere, se viaggiate nella nazione di Dostoevskij, degli zar e dei cosacchi o se avete la fortuna di avere un ristorante russo sotto casa. La Russia è una nazione con una tradizione gastronomica antichissima e sopraffina.

0 – La vodka

Occhei, siamo d’accordo, la vodka non è un piatto. Ma i pasti conviviali, in Russia, prevedono sempre la vodka. Anche come aperitivo. E se proprio si vuole sperimentare, ne esistono anche aromatizzate alla pancetta, al salmone, ai cetrioli… Se poi volete aggiungerci delle uova di storione, il famosissimo caviale, siete ben partiti per un tipico aperitivo russo.


1- Pel’meni (пельмени)

Simili ai nostri ravioli, i Pel’meni sono un primo piatto tipico della Siberia e dell’Europa centro-orientale, e molto comuni in tutta la Russia. La pasta, fatta di farina, acqua e uova, viene tradizionalmente farcita con carne di manzo, maiale, vitello o agnello. I Pel’meni vengono poi cotti nella “mantnitza”, ossia una sorta di vaporiera composta da vari livelli, e infine conditi in vari modi: con il burro, con la panna acida, con aceto e senape piccante, oppure serviti in brodo.

2- Solyanka (соля́нка)

La Solyanka è una zuppa invernale originaria dell’Ucraina, e comunissima in Russia come in molti Paesi dell’ex Unione Sovietica. Per la sua popolarità, questa ricetta viene adattata agli usi e alle tradizioni dei diversi luoghi in cui viene preparata. Troviamo tre varianti principali, in cui l’ingrediente centrale può essere la carne (maiale, manzo, pollo), il pesce (salmone, storioni) oppure i funghi. Le altre componenti della zuppa rimangono generalmente invariate: come prima cosa, i cetrioli vengono cotti in salamoia e successivamente si aggiungono le patate, la panna acida, l’aneto e una fetta di limone.

3- Okrochka (окрошка)

L’Okrochka è una zuppa fredda estiva, molto particolare perché si prepara con il “Kvas”, ossia una bevanda leggermente alcolica ottenuta dalla fermentazione di cereali (come grano, orzo) o del pane di segale. Per la preparazione della zuppa, si aggiungono al Kvas verdure fresche crude, come cetrioli, ravanelli e aneto; patate bollite; uova sode e a volte della carne tagliata a cubetti.
L’Okrochka, il cui nome deriva dal verbo “krošit” (sminuzzare), nasce come un piatto povero, preparato unendo i pochi ingredienti reperibili in casa: perfetta dunque per gli studenti fuorisede! Basta con le scatolette di tonno, è ora di sperimentare nuove ricette tra un esame e l’altro!

4- Stroganoff (бефстроганов)

Alla fine del XIX secolo, Charles Brière, chef francese a San Pietroburgo, partecipò al concorso di cucina della rivista L’Art culinarie, presentando un piatto a base di carne che chiamò “Manzo alla Stroganoff” e che oggi è una delle pietanze più comuni e diffuse in Russia. Popolare anche in altre parti del mondo (perfino in Brasile!), l’ingrediente principale di questo secondo piatto è il manzo (tagliato a pezzetti), che viene cotto insieme a funghi e cipolle, con l’aggiunta finale di panna acida.

5- Koryushka (KopЮШКa)

La città di San Pietroburgo è bagnata dal fiume Neva, dove vengono pescati i Koryushka (“pesce perlano” in italiano), ossia dei piccoli pesci che interi vengono marinati, impanati e fritti, serviti con diverse salse. Essi si possono reperire tutto l’anno, ma vengono pescati soprattutto in primavera e in estate (quando vi consigliamo di mangiarli) in quanto, a causa delle gelide temperature della Russia, il fiume Neva rimane ghiacciato fino al mese di aprile!

6- Khachapuri (ხაჭაპური - georgiano)

Il Khachapuri è un piatto tradizionale della Georgia, ma molto comune anche in Russia. Si tratta di una sorta di “pizza” o di “focaccia” ripiena, il cui impasto viene fatto con farina, lievito, acqua e kefir, una bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte e molto comune nell’Europa dell’Est. Prima di essere cotto in forno, l’impasto viene tradizionalmente farcito con il formaggio Imereti, dal sapore acido e salato, proveniente dall’omonima Regione della Georgia e difficilmente reperibile nel nostro Paese. Stufi della solita pizza? Questo weekend ordinate un Khachapuri nella vostra pizzeria di fiducia (sempre che riusciate a pronunciare questo nome)!

7- Pirozhki (пирожки́)
I Pirozhki, ricordano nell’aspetto i nostri panzerotti, ma differiscono totalmente per quanto concerne il ripieno e dunque il sapore. Questi “panini” cotti al forno possono essere farciti in moltissimi modi: con vari tipi di carne (manzo o maiale); con verdure, come ad esempio patate, cavolo e funghi; con il pesce o con il formaggio. Esistono inoltre anche molte varianti “dolci” che prevedono l’utilizzo della marmellata o di frutta, come le mele.

8- Insalata russa (салат Оливье́)

L’insalata russa in Russia non si chiama così! Succede spesso infatti che il nome di un piatto tradizionale di un Paese venga “storpiato” e cambiato totalmente altrove; capita sovente anche per i piatti tipici italiani: è il caso, ad esempio, del pesto alla genovese che in Irlanda viene chiamato “pesto Neapolitan” in quanto non c’è nessuna città più “italiana” di Napoli e Genova è pressocché sconosciuta all’estero.
Ma torniamo all’insalata russa, che nel suo Paese di origine prende invece il nome di “insalata Oliviè”. Infatti, fu uno chef francese di nome Lucien Olivier a diffondere questa pietanza in Russia durante l’invasione francese nel XIX secolo. Del resto, è a base della salsa francese per antonomasia: la maionese!
L’insalata russa è una pietanza fredda che in Russia si consuma soprattutto nel periodo natalizio e si compone di varie verdure tagliate a cubetti (patate, cetrioli sott’aceto, piselli, carote) condite con una generosa dose di maionese fatta in casa. La ricetta originale del 1800 prevedeva anche l’aggiunta di carne, per questo motivo all’epoca era una pietanza accessibile solamente ai ceti più abbienti.

Dolci

9- Pastila (пастила́)

La Pastila è uno dei dolci più antichi e tradizionali della gastronomia russa. Veniva addirittura servita agli zar alla fine del pasto. Nello specifico, questa dolce pietanza è tipica della città di Kolomna, capoluogo dell’omonimo distretto, a circa 100 km da Mosca. La Pastila ha la forma di un bastoncino, dalla consistenza gelatinosa, ottenuto da una purea di mele verdi amare.

10 - Prjanik (Пряник)

Il Prjanik, o “pan di zenzero” ha radici molto antiche: se ne ha notizia già nel XVII secolo ma ha probabilmente radici ben più antiche. Si tratta di un dolce tipico della gastronomia russa. Particolarmente rinomato è il pan di zenzero della città di Tula. I Prjanik sono delle tavolette rettangolari a base di zenzero, miele, noci e uva, ma possono anche essere farciti con cioccolato o marmellata.
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