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Cinque nuovi cocktail con il prosecco

La versatilità delle bollicine
12.01.2022
6 min.
Il Prosecco è un vino spumante Made in Italy che accompagna i nostri momenti di festa e di unione: e un bel bicchiere di Prosecco per brindare non manca mai nelle grandi occasioni! Inoltre, questa bevanda si dimostra molto versatile, non solo in cucina ma anche nel mondo della mixology. E a volte quest’ingrediente diventa fondamentale per donare alle nostre creazioni quel tocco in più che stavamo proprio cercando!



Gli intramontabili

1. A base di frutta: variazioni sul Bellini e il Rossini
In realtà, da tempo il Prosecco ha conquistato molti cocktail: pensiamo ovviamente agli intramontabili Rossini o Bellini, rispettivamente a base di fragola, pesca e ovviamente le tanto amate bollicine! Certo, possiamo adattare questi due grandi classici ai nostri gusti: davvero ottima è la versione con il frutto della passione, anche se dobbiamo stare attenti a filtrare il succo dai semi, se non vogliamo passare tutta la sera a sputare quei piccoli semini malefici. Un altro frutto che si sposa benissimo con il Prosecco è il mapo: per me è stata una rivelazione! È un incrocio tra mandarino e pompelmo che vi farà sognare; certo, non si trova facilmente, ma se doveste per caso accorgervi che il vostro supermercato ne è rifornito… provatene uno: non ve ne pentirete!
Ah, quasi dimenticavo, quando vi cimentate nella realizzazione di questi freschissimi cocktail a base di frutta usate solo quella fresca, perché ricordate: ogni volta che qualcuno usa lo sciroppo, un bartender muore.



2. Il Negroni sbagliato

Come potrei poi esimermi dal citare un altro grande classico: il negroni sbagliato, direi uno degli sbagli più azzeccati della storia! Si racconta che tra anni ’60 e ’70 a Milano un barista confuse la bottiglia di gin con quella di Prosecco e creò un cocktail ancora oggi amatissimo; certo, ha avuto fortuna Mirko… perché personalmente, tutte quelle volte che io ho sbagliato un cocktail al bar non sono diventata famosa, anzi!



3. E vabbé…

E poi, come dimenticare lo spritz: che sia Aperol o Campari, il Prosecco non può proprio mancare. Ecco che anche il concetto di “spritz” evolve, si trasforma e si adatta al gusto e alla fantasia individuale, ma per saperne di più date un’occhiata qua.



E quelli che diventeranno dei classici

Oltre a quelli intramontabili, quali altri cocktail innovativi possono essere creati con il Prosecco? Eccone cinque da cui potete prendere spunto. E chissà che uno di essi un giorno non diventi anche lui un classicone:

1. Diamond pomegranate fizz
Chi l’ha detto che il gin fizz si fa solo con la soda? Ovviamente, ancora una volta il protagonista può essere la nostra amata bollicina italiana (mica stavate pensando alla Coca Cola spero…).
Tutto ciò di cui avrete bisogno è del lime, un buon distillato fruttato, succo di melograno (ma anche frutti di bosco) e ovviamente il vostro Prosecco preferito. Io, personalmente vi consiglio di utilizzare il Gin Mom, il gin più femminile che conosca: appena lo stappate si sprigiona un profumo di frutti rossi che vi farà a dir poco sognare!



2. Apple Prosecco punch

Se avete voglia di un aperitivo bello carico allora consiglio a voi e ai vostri amici una bella brocca di questo cocktail, in realtà simile ad uno spritz. È semplicissimo da replicare anche a casa: un po’ di mela verde, succo di lime o limone, prosecco e vodka a piacimento.



3. Old Cuban
Questo cocktail è stato inserito nella lista IBA nella categoria New Era Drink e deve la sua nascita a un’americana: Audrey Saunders. Viene servito in coppa e si può dire sia la versione elegante del mojito. Infatti viene fatto con lime, menta, rum scuro, angostura e a chiudere il prosecco.



4. Tiziano

È proprio vero che mixology e arte vanno a braccetto, in questo caso letteralmente, infatti il nome di questo drink viene dedicato all’omonimo pittore veneziano. Si tratta di un’ulteriore rivisitazione del Bellini, in cui la pesca viene sostituita con dell’ottima uva fragola. Sarà sicuramente un’opera d’arte!



5. Tintoretto
Mica solo Tiziano ha un cocktail tutto per sé. Sempre rimanendo nell’ambito della scuola veneziana: perché non anche Tintoretto? In realtà ci sono due versioni di questo aperitivo: la prima è un’ulteriore rivisitazione del classico Bellini che prevede l’utilizzo del melograno; la seconda è un po’ più particolare, avendo bisogno di brandy, albicocche sciroppate, lime e poi sempre lui, l’unico e il solo Prosecco!



Insomma, ancora una volta possiamo ribadire il nostro vecchio motto: il Prosecco “sta bene su tutto”. Ci aiuta ad arricchire le nostre creazioni, e ad avere un effetto sparkling che tutti ameranno!
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